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Sermoni

Subject 9 : Romani (Commentari sul libro dei Romani)

[Capitolo 1-1] Introduzione a Romani Capitolo 1

“L’Epistola di San Paolo Apostolo ai Romani” si può considerare il tesoro della Bibbia. Essa tratta principalmente del modo in cui si può tenere la giustizia di Dio credendo nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Confrontando Romani all’Epistola di Giacomo, qualcuno definì la prima come “la parola dei tesori” e la seconda come “le parole di paglia”. Tuttavia, Giacomo è parola di Dio proprio come Romani. La sola differenza è che Romani è prezioso perché fornisce una panoramica generale della Bibbia, mentre Giacomo è prezioso perché è la parola che fa vivere i giusti secondo la volontà di Dio.
 
 
Chi è l’uomo, Paolo?
 
Leggiamo prima Romani 1:1-7. “Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio, che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture, riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore. Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell’apostolato per ottenere l’obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome; e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo. A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.”
Questi passaggi possono essere considerati “i saluti di Paolo ai cristiani a Roma”. Paolo li saluta come servo di Gesù Cristo, che diventa la giustizia di Dio.
Il versetto 1 parla della questione ‘Chi è Paolo?’ egli era un ebreo che incontrò il Signore resuscitato sulla via di Damasco, e che fu uno strumento scelto dal Signore (Atti 9:15) per diffondere il vangelo ai Gentili.
 
 

Paolo diffuse il vero vangelo passato sul sistema sacrificale e le profezie del Vecchio Testamento

 
Nel versetto 2, l’apostolo Paolo stava diffondendo il vangelo basato sulle parole del Vecchio Testamento. Egli definì “il vangelo di Dio” “che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture.” Attraverso questo versetto, non vediamo che l’apostolo Paolo predicava il vangelo dell’acqua e dello Spirito basato sul sistema sacrificale nel Vecchio Testamento. Inoltre, il versetto 2 indica che Paolo fu scelto per compiere l’opera del vangelo. 
La frase “per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture” implica le promesse di Dio di mandare Gesù Cristo, che appare nel sistema sacrificale o nelle profezie delle Vecchio Testamento. Tutti i profeti del Vecchio Testamento, inclusi Mosè, Isaia, Ezechiele, Geremia e Daniele, testimoniarono il fatto che Gesù Cristo sarebbe venuto in questo mondo e sarebbe morto sulla Croce dopo essersi caricato i peccati del mondo.
Cos’è il vangelo che l’apostolo Paolo diffondeva? Egli predicava il vangelo dell’acqua e dello Spirito che parlava del Figlio di Dio, Gesù Cristo. 
Alcuni dicono che le parole del Vecchio Testamento sono già finite, mentre altri insistono sullo stesso punto, fornendo le parole di Matteo 11:13 come prova. Alcuni ben noti evangelisti ignorano persino tutta la parte del Vecchio Testamento.
Tuttavia, Dio ci fece una promessa attraverso il Vecchio Testamento e ha adempiuto questa promessa attraverso Gesù Cristo nel Nuovo Testamento. Pertanto, nel mondo della fede, il Nuovo Testamento non può esistere senza il Vecchio Testamento, e nello stesso modo, le parole del Vecchio Testamento non possono essere adempiute senza le parole del Nuovo Testamento.
L’apostolo Paolo fu scelto per il vangelo di Dio. Ebbene, la questione è: “Che tipo di vangelo predicava?” Egli predicava il fatto che Gesù Cristo venne in questo mondo e ci salvò da tutti i nostri peccati attraverso il vangelo dell’acqua e dello Spirito, basato sul Vecchio Testamento. Pertanto, ogni volta che noi predichiamo il vangelo dell’acqua e dello Spirito, dobbiamo farlo basandoci sulle profezie e il sistema sacrificale del Vecchio Testamento. Solo allora le persone giungeranno a credere che il vangelo dell’acqua e dello Spirito è la verità, e che il Nuovo Testamento è l’adempimento delle parole della promessa del Vecchio Testamento.
Dall’inizio del Nuovo Testamento, noi vediamo che viene posta l’enfasi sul battesimo che Gesù ricevette da Giovanni e sulla Suo sangue sulla Croce. Mentre alla radice del Vecchio Testamento c’era il sistema sacrificale, che era l’aria di redenzione per il peccatore. Egli doveva passare i suoi peccati imponendo le mani sulla testa di un’offerta per i peccati e facendola sanguinare a morte per poter essere perdonato per i peccati.
Allora, se c’era l’imposizione delle mani e il sangue degli animali in sacrificio per la remissione dei peccati nel Vecchio Testamento, cosa c’era nel Nuovo Testamento? C’era il battesimo che Gesù ricevette e il Suo sangue sulla Croce. Inoltre, l’Alto Sacerdote nominato nel Vecchio Testamento (Levitico 16:21) era equivalente a Giovanni Battista nel Nuovo Testamento.
I versetti 3 e 4 parlano della domanda: “Che tipo di Persona era Gesù?” I versetti spiegano il Suo carattere in generale. Gesù Cristo era nato fisicamente dalla famiglia di Davide e dallo Spirito di santità, fu riconosciuto come Figlio di Dio per il Suo potere di risurrezione dai morti. Pertanto, Egli divenne il Salvatore dando l’acqua e il sangue a coloro che credono in Lui. Gesù Cristo divenne il Dio di salvezza, il Re dei Re, e l’eterno Alto Sacerdote del Cielo per coloro che crederono.
In alcune ideologie cristiane, la divinità di Gesù è stata negata. Questa teologia e dicono: “Egli fu solo un giovane notevole.” Inoltre, secondo la Nuova Teologia, “C’è la salvezza in tutte le religioni.” Pertanto, nei seminari liberali, le persone insistono di dover accettare esorcismo, buddismo, cattolicesimo e tutte le altre religioni di questo mondo. Questa cosiddetta Teologia Liberale o Nuova Teologia dice che bisogna rispettare ogni cosa, e pertanto, tutti gli uomini devono unirsi e diventare “una sola cosa”.
Tuttavia, è stato detto chiaramente nella Bibbia che all’inizio, Dio creò i cieli e la terra. Allora, chi è questo Dio? È Gesù Cristo. Il nome ‘Cristo’ significa essere stato unto con l’olio. Nel Vecchio Testamento, un re o un profeta veniva unto sulla testa dall’Alto Sacerdote. Pertanto, Gesù viene definito il Re dei Re. Una persona che nega Gesù come Dio non è credente in Dio. 
Oggigiorno, la fede delle persone in tutto il mondo sta ritornando all’Ecumenismo basato sul pluralismo religioso. Essi lodano e venerano combinando tutti i tipi di elementi dalle religioni pagane come Buddismo e Confucianesimo. Certe volte la congregazione venera in maniera buddista, e certe altre lo fa in maniera cristiana. Be’, può anche esserci una deliziosa fusione di cibo. Tuttavia, quando si passa alla fede, più si è puri meglio è.
Pertanto, la risposta alla domanda nei versetti 3 e 4: ‘Chi è Gesù?’ è che Egli è colui che è stato riconosciuto come Figlio di Dio per il Suo potere di resurrezione dai morti. Cristo divenne il Signore e Salvatore per noi.
I versetti 5 e 6 parlano di come Paolo divenne un apostolo attraverso Dio. Egli divenne un testimone per predicare il vangelo ai Gentili in modo che potessero ricevere la salvezza credendo in Gesù Cristo.
 
 

Che tipo di autorità aveva l’apostolo Paolo?

 
Come è scritto nel versetto 7, l’apostolo Paolo aveva l’autorità di benedire i credenti in Gesù nel nome di Dio. L’autorità di un apostolo significa il potere spirituale di poter benedire tutte le persone nel nome di Gesù Cristo.
Pertanto, Paolo poté dire: “Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.” 
Qui vorrei riflettere ancora un po’ su questa benedizione. Sembrava che l’apostolo Paolo avesse l’autorità di fare benedizioni per le persone, e ogni volta che terminiamo i servizi di culto la domenica, chiudiamo con le benedizioni. “Dio desidera impartire questo tipo di benedizione ai santi.” Le parole originali di benedizione sono le seguenti.
Iniziamo con Numeri 6:22. “Il Signore aggiunse a Mosè: «Parla ad Aronne e ai suoi figli e riferisci loro: Voi benedirete così gli Israeliti; direte loro: Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace.’”
All’Alto Sacerdote Aronne e ai suoi figli fu detto: “Voi benedirete così gli Israeliti.” Se essi avessero benedetto gli israeliti in questo modo, Dio li avrebbe davvero benedetti come è detto nelle Scritture. Quando osserviamo le Epistole Paoline, vediamo che egli diceva spesso: “La grazia di nostro Signore sia con voi”. Questo indicava che non era lui stesso che impartiva le benedizioni, ma era Dio a farlo. Pertanto, l’apostolo Paolo dalla sempre la benedizione ai santi ogni volta che terminava le sue epistole.
Paolo aveva l’autorità di dare benedizioni al popolo di Dio. Questo autorità non era concessa a tutti i ministri cristiani. Invece era andata solo ai servi di Dio. Quando i servi di Dio fanno benedizioni dicendo che desiderano davvero impartire benedizioni, allora Dio conceda loro queste benedizioni davvero secondo la benedizione.
Dio dà l’autorità celeste non solo ai Suoi servi, ma anche a tutti i santi rinati. Dio dice: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (Giovanni 20:23). Egli concede quel tipo di autorità a tutti i giusti. Pertanto, bisogna prestare attenzione a non affrontare i santi rinati o i Suoi servi, perché è la stessa cosa che affrontare Dio. Perché Dio ha concesso l’autorità di benedire e di maledire agli Suoi Apostoli e anche ai Suoi servi e ai giusti.
 
 
L’apostolo Paolo che desidera impartire il dono spirituale ai santi
 
Leggiamo Romani 1:8-12. “Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo. Quel Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che io mi ricordo sempre di voi, chiedendo sempre nelle mie preghiere che per volontà di Dio mi si apra una strada per venire fino a voi. Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati, o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.”
Prima di tutto, per cosa ringraziava Dio l’apostolo Paolo? Egli ringraziava Dio per i cristiani a Roma poiché essi credevano in Gesù e attraverso loro, il vangelo veniva predicato alle altre persone. 
Nei versetti 9 e 10, ci si può porre la domanda: “Perché l’apostolo Paolo volle andare a Roma durante questo viaggio di missione?” Il motivo di ciò era perché se il vangelo dell’acqua e dello Spirito fosse stato predicato a Roma in quel tempo, sarebbe stato diffuso nel mondo intero. Proprio come il mondo intero oggi guarda all’America, nei tempi antichi, Roma era il centro del mondo come affermava il detto: “Tutte le strade portano a Roma.”
Restiamo facendo molto lavoro di predicazione del vangelo in America. Se noi diffondiamo questo vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo in America, molti missionari si solleveranno e cammineranno per il mondo a predicare questo bel vangelo agli altri. Pertanto, Paolo desiderava tanto andare a Roma.
 
 

Il dono spirituale di cui parla Paolo

 
Nel versetto 11, è scritto: “Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati.”
Cosa intende l’apostolo Paolo per impartire un dono spirituale in modo che la gente ne sia fortificata? Il dono spirituale di cui egli parla è il vangelo dell’acqua e dello Spirito, che noi predichiamo. Nel versetto 12, è scritto: “o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.” Dire che un dono spirituale sarebbe stato impartito alle persone per consentire loro di fortificarsi e per incoraggiare le persone con la fede reciproca loro e di Paolo, significava che diffondendo il vangelo dell’acqua e dello Spirito, Paolo voleva far sì che le persone people si riposassero, ottenessero consolazione, ricevessero benedizioni, e avessero amicizia all’interno dello stesso tipo di fede.
Le parole dell’apostolo Paolo che voleva essere rinfrancato insieme al loto mediante la fede reciproca mostrano che egli bramava predicare il vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo ancora una volta alla Chiesa romana. Ora, tutti i membri della nostra Chiesa comprendono e credono concretamente nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, ma può sembrare che ci siano dei cristiani nominali che non credono nel vero vangelo col passare del tempo. Allo stesso modo, la Chiesa di Roma può aver bisogno di rinfrescare il vangelo. 
Pertanto, l’apostolo Paolo disse che poteva essere rinfrancato mediante la fede in comune in lui. Di fatto, noi riceviamo conforto davanti alla presenza di Dio e i nostri cuori possono riposare in pace grazie alla fede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Noi non potremmo riposare in pace senza il vangelo dell’acqua e dello Spirito.
Inoltre, è scritto: “per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati.” Questo dono spirituale è il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Si può diventare figli di Dio e ricevere benedizioni solo quando si crede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito.
Tuttavia, che utilità ha vivere virtuosamente o fedelmente abbandonando fumo e alcol e le cattive azioni se non si conosce il vangelo dell’acqua e dello Spirito, anche se si crede in Gesù in qualche modo? Le azioni non hanno niente a che fare con la giustizia di Dio. La giustizia di Dio è molto più grande di quella degli esseri umani. È facile spingere le persone in chiesa, ma è più importante predicare il vangelo dell’acqua e dello Spirito a questi nuovi credenti in modo che possano essere perdonati per tutti i loro peccati e divenire figli di Dio essendo rivestiti delle benedizioni spirituali del cielo.
L’apostolo Paolo voleva che i santi a Roma fossero fortificati attraverso la sua fede. Perciò egli disse: “o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.” Pertanto, l’apostolo Paolo doveva predicare il vero vangelo a tutta la congregazione della Chiesa perché avessero la fede, in modo che potessero essere fortificati dalla sua fede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Egli doveva consegnare ai credenti della Chiesa di Roma il vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo e insegnare loro cosa fosse veramente.
Questo ciò che rendeva l’apostolo Paolo diverso dagli altri evangelisti nel mondo odierno. Nell’Epistola alla Chiesa Romana, l’apostolo Paolo disse che voleva che le persone fossero fortificate impartendo alcuni doni spirituali, e incoraggiarle mediante la fede reciproca delle persone e sua. Questo è ciò che tutti i predicatori delle chiese esistenti oggi dovrebbero imparare dall’apostolo Paolo. L’apostolo Paolo predicava il vangelo dell’acqua e dello Spirito con cui si possono discernere i veri fratelli da quelli falsi. 
Oggigiorno, le chiese fanno sì che un gruppo di nuovi partecipanti riceva gli insegnamenti dottrinali per un periodo di 6 mesi, e dopo un anno essi vengono infine battezzati. Questo è tutto. Essi vengono battezzati indipendentemente dal fatto che conoscano o meno il vangelo dell’acqua e dello Spirito che Gesù ha adempiuto. In altre parole, anche se le persone sono diventate membri di una chiesa, non hanno potuto diventare figli di Dio in possesso della Sua giustizia. L’unica cosa che i ministri delle chiese odierne chiedono di fare ai loro nuovi credenti è memorizzare i Dieci Comandamenti e il Credo degli Apostoli. Sei nuovi credenti superano il test di memorizzazione, allora viene chiesto loro: “Smetterai di bere? Abbandonerai il fumo? Offrirai la decima ogni mese? Condurrai una vita buona?”
Il motivo per cui le chiese in Europa, Asia, e in tutto il mondo sono diventate distanti dalla giustizia e perché vanno alla ricerca della giustizia umana. Oggigiorno, perfino in Corea, o da cosiddetta “Gerusalemme dell’Asia”, la popolazione di cristiani è in declino. Ora, è giunto il tempo in cui nessuno vuole venire in chiesa a meno che non ci sia un evento speciale tenuto nella Chiesa, come un festival di preghiera o un concerto pop. Anche se la gente ci va, i sermoni ordinari che vengono dati alla gioventù contengono temi come: “Non fumate, conducete una vita virtuosa, osservate la santa domenica e fate molto lavoro di volontariato”, non hanno niente a che fare con la giustizia di Dio.
Poiché l’uomo è veloce a peccare e troppo fragile a smettere di peccare, deve affidarsi al Signore. Pertanto, quando la gente viene nella chiesa di Dio, noi dobbiamo fornire loro il vangelo dell’acqua e dello Spirito in modo che possano ottenere la giustizia di Dio. A loro noi dobbiamo davvero consegnare la giustizia di Dio che dice che voi ed io siamo stati resi senza peccato anche se siamo ancora insufficienti. 
Assicuratevi di tenere questo in mente. Si può vivere solo secondo la volontà di Dio dopo essere divenuti senza peccato credendo nella giustizia di Dio. Si può predicare il vangelo una volta che i propri problemi di peccato sono stati risolti. La nostra opera di diffusione del vangelo ad altri non deve precedere la soluzione dei nostri problemi di peccato. Non si può mai predicare il vero vangelo ad altri a meno che i propri problemi di peccato non siano stati risolti.
Si dice che l’Apostolo Paolo impartì davvero un certo dono spirituale agli altri. Il dono di cui Paolo parlava non è il dono di lingue straniere o di guarigione di cui si parla nel Movimento Pentecostale nel cristianesimo odierno. La maggior parte dei cristiani considera doni alcuni strani fenomeni come avere visioni, profetizzare, parlare altre lingue, o guarire le malattie. 
Tuttavia, queste cose non sono doni spirituali dal Cielo. Avere visioni mentre si fanno preghiere non è assolutamente un dono spirituale. Se una persona che urla selvaggiamente o una persona in una grotta che impazzisce ogni volta che sente strani suoni non riuscendo a dormire per tre notti, non si tratta di doni di Dio. Uno che rivendica di essere in grado di parlare altre lingue e cade svenuto a terra dopo aver gridato strane parole ‘la-la-la-la’ con la lingua contorta non è segno che abbia ricevuto lo Spirito Santo. Invece, è simile ai pazienti mentalmente labili che impazziscono in un istituto mentale. Tuttavia, ci sono i cosiddetti “revivalisti carismatici” che insistono di poter insegnare ai Cristiani come parlare altre lingue o ricevere lo Spirito Santo. Essi fanno qualcosa di molto sbagliato e la fede che possiedono è assolutamente non giusta.
L’acqua viva dello Spirito Santo scorre dai nostri cuori quando noi compiamo fedelmente l’opera di Dio e seguiamo il Signore. L’acqua dello Spirito Santo traboccherà dai nostri cuori quando riduciamo le azioni carnali e seguiamo invece le azioni spirituali.
I cristiani devono ottenere il dono spirituale della remissione dei peccati credendo nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Qualcuno dice che numerosi cristiani si stanno dirigendo proprio ora verso l’inferno attraverso le sedie delle chiese odierne. Questo indica che le chiese odierne incoraggiano la giustizia umana invece di predicare la giustizia di Dio.
Fratelli, anche se uno ha accumulato molta giustizia umana dopo aver frequentato la chiesa, questo non significa che può ricevere il dono spirituale da tali azioni. Noi dobbiamo accogliere la giustizia di Dio nei nostri cuori mediante la fede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito in modo da poter ottenere il dono spirituale.
Leggiamo i versetti da 13 a 17. “Non voglio pertanto che ignoriate, fratelli, che più volte mi sono proposto di venire fino a voi - ma finora ne sono stato impedito - per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra gli altri Gentili. Poiché sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti: sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma. Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.’” 
L’Apostolo Paolo desiderava andare a Roma. Tuttavia, egli non poteva farlo perché era stato ostacolato. Pertanto, egli doveva pregare chiedendo che la porta della sua opera missionaria venisse aperta. Allo stesso modo, noi dobbiamo fare lo stesso tipo di preghiere mentre predichiamo il vangelo in tutto il mondo attraverso il ministero della letteratura. Solo quando preghiamo il cuore di Dio sarà commosso e solo quando Dio apre la porta e il cammino per noi saremo in grado di consegnare il vangelo dell’acqua e dello Spirito in tutto il mondo.
 
 
Paolo che aveva un debito con tutti gli uomini
 
A chi disse l’Apostolo Paolo che aveva un debito e che tipo di debito intendeva nei versetti 14 e 15? Egli disse che era diventato debitore sia nei confronti dei Greci che dei barbari, e che doveva loro la predicazione del vangelo dell’acqua e dello Spirito. Egli aggiunse che era debitore sia nei confronti dei saggi che degli stolti. Pertanto, egli desiderava predicare il vangelo a questa gente a Roma nella maniera migliore possibile. 
Pertanto, lo scopo dell’Apostolo Paolo scrivendo alla chiesa era di diffondere il vero vangelo. Egli trovava che anche nei cuori delle persone dentro la chiesa di Roma, il vangelo dell’acqua e dello Spirito non era saldo secondo la fede, e così si riferiva al vangelo come al dono spirituale. Pertanto, egli predicava il vangelo dell’acqua e dello Spirito anche a coloro che erano già nella chiesa, oltre a tutte le genti del mondo. Egli diceva che era debitore sia nei confronti dei saggi, degli stolti, dei Greci e di tutti i barbari.
Che tipo di debito aveva Paolo? Egli aveva il debito di dover predicare il vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo a tutte le genti del mondo. Egli insisteva nell’onorare tutto il debito che aveva nei confronti delle genti del mondo. In tal modo, anche gli uomini che ora hanno il vangelo dell’acqua e dello Spirito sono debitori della propagazione del vangelo. Il debito che devono pagare è l’opera di diffondere il vangelo. Questo è il motivo per cui noi dobbiamo diffondere il vangelo dell’acqua e dello Spirito a tutto il mondo adesso.
La gente pensa erroneamente che tutta la salvezza consiste solo nel sangue della Croce. Tuttavia, il vangelo celeste che la Bibbia testimonia è il vangelo dell’acqua e dello Spirito, che anche l’apostolo Paolo testimoniava. Pertanto, in Romani capitolo 6, Paolo dice che fu battezzato in Cristo Gesù e anche nella Sua morte. Poiché c’erano cristiani nominali nella Chiesa di Roma che credevano solo nel sangue della Croce, Paolo voleva comunicare loro il segreto nascosto del battesimo che Gesù aveva ricevuto. Proprio allo stesso modo, noi dobbiamo predicare il vangelo dell’acqua e dello Spirito a coloro che non hanno potuto ascoltarlo, anche se sono da molto tempo nella chiesa.
Quando ai cristiani viene chiesto se sono nel peccato o no, essi pensano che questa domanda sia inutile e trascuri della loro personalità. Tuttavia, questa domanda è di fatto di grande importanza e di enorme valore. Se gli uomini sono destinati ad andare all’inferno per via dei loro peccati, chi c’è a fare loro questo tipo di domanda e a fornire la soluzione? Solo una persona che non ha il peccato nel suo cuore dopo essere rinata mediante il vangelo dell’acqua e dello Spirito può fare questo tipo di domanda e dare anche la corretta risposta alle persone. Solo i santi rinati possono far rinascere i peccatori consegnando il solido vangelo, cioè, il vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo, che i peccatori non hanno mai ascoltato prima. 
Fratelli, anche se uno crede in Gesù, ma non è rinato d’acqua e di Spirito Santo, allora non può né entrare né vedere il Regno di Dio. Pertanto, siate grati quando incontrate persone che consentono ai peccatori di ricevere la remissione dei peccati comunicando il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Allora riceverete una grande benedizione.
 
 
Il vangelo di cui Paolo non si vergognava
 
Nel versetto 16, com’era il vangelo di cui l’apostolo Paolo non si vergognava? Era il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Poiché questo vangelo è il potere di salvezza di Dio per tutti coloro che credono, Paolo lo chiamava il “mio vangelo” (Romani 2:16, 16:25), e lo considerava nobile e grande invece di vergognarsene. Il motivo per cui egli non si vergognava del vangelo dell’acqua e dello Spirito era che questo vangelo rende le persone completamente libere dal peccato e distrugge la barriera del peccato che divide tutta l’umanità da Dio.
La cancellazione dei peccati sarebbe possibile se le persone credessero solo nel vangelo del sangue della Croce? Forse è possibile mondare i peccati commessi fino ad ora con questo tipo di fede ma è impossibile ripulire i nostri peccati futuri. Pertanto, le persone con questo tipo di fede cercano di mondare i loro peccati dicendo preghiere di pentimento ogni giorno. Essi confessano che i loro cuori sono pieni solo di peccati e di non poter fare a meno di peccare. Questi peccatori cristiani che sono nel peccato non possono parlare del vangelo sinceramente agli altri, perché “il vangelo” che essi hanno non è più “la buona novella” per loro.
Il vangelo è ‘euaggelion’ in greco, in altre parole, il vangelo chi ha la capacità di cancellare tutti i peccati di questo mondo. Il solo vero vangelo è come dinamite. È questo vero vangelo che elimina tutti i peccati di questo mondo. Pertanto, una persona come Paolo, che credeva nel vangelo dell’acqua e dello Spirito che ha la capacità di eliminare i peccati, non si vergognava di esso. Oggigiorno, anche i cristiani sembrano vergognarsi di predicare il vangelo. Tuttavia, quelli che possiedono la giustizia di Dio sono persone che spiccano con maggior dignità e gloria quando predicano il vangelo. 
L’apostolo Paolo non aveva neanche un pizzico di vergogna mentre predicava il vangelo. Era perché il vangelo che predicava era il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Era perché questo bel vangelo era il potere di salvezza di Dio per tutti quelli che credono.
Questo vangelo è il potente vangelo che consente la remissione dei peccati a chiunque creda in esso, indipendentemente da chi glielo ha comunicato. I peccati del mondo vengono mondati completamente se l’ascoltatore accoglie il vangelo con il suo cuore. Tuttavia, il vangelo solo del sangue della Croce narra la salvezza incompleta alla gente, cioè, dice alle persone che elimina solo il loro peccato originale e così le loro ulteriori trasgressioni devono essere mondate recitando preghiere quotidiane di pentimento. Esso lascia un retrogusto di peccato a tutti gli ascoltatori. 
Gesù tolse solo una quantità parziale di peccati perché il Suo potere non era abbastanza buono? Poiché Gesù conosceva gli uomini perfettamente, non lasciò dietro nessun tipo di peccato. Egli prese con Sé tutti i peccati con l’acqua, il sangue e lo Spirito Santo. Io credo che questo bel vangelo dia la salvezza completa dai peccati a chiunque lo ascolta e crede nel vangelo del battesimo di Gesù e del Suo sangue sulla Croce. 
Pertanto, il vangelo ha lo stesso potere per tutti inclusi gli ebrei e i greci. Il vangelo dell’acqua e dello Spirito concede la stessa salvezza dei peccati a chiunque creda in Gesù quando gli viene predicato il vangelo. D’altro lato, quando uno comunica qualcosa di diverso dal vangelo dell’acqua e dello Spirito, riceverà l’ira di Dio. Perciò Paolo dice: “Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” (Galati 1:8). L’apostolo Paolo disse chiaramente che c’è solo il vangelo dell’acqua e dello Spirito che è vero tra tutti gli altri vangeli.
Indipendentemente dal fatto che uno sia un Gentile o un ebreo, o che creda nell’Islam, nel Confucianesimo, nel Buddismo, nel Taoismo, nel dio del sole o in qualsiasi altra cosa, ognuno ha la possibilità di ascoltare il vangelo. Inoltre, questo vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo fornisce loro la possibilità di essere salvati da tutti i loro peccati. Così, noi dobbiamo comunicare che Gesù Cristo è Dio, che creò l’Universo, che venne in questo mondo nelle sembianze della carne umana per salvarci, che si caricò tutti i nostri peccati facendosi battezzare da Giovanni, e che ricevette il giudizio per i nostri peccati morendo sulla Croce.
Pertanto, l’apostolo Paolo non si vergognava del vangelo dell’acqua e dello Spirito. Anche se il vangelo solo della Croce dev’essere un ignobile vangelo, il vangelo dell’acqua e dello Spirito non può essere affatto ignobile; ma un vangelo solido e potente che trabocca di orgoglio e dignità. Chiunque creda in questo vangelo riceve la pienezza dello Spirito Santo mediante la fede nel fatto di esser diventato figlio di Dio. Di nuovo io vi dico che il bel vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo non può mai essere un ignobile vangelo. Invece, il vangelo che crede solo nel sangue della Croce è ignobile. 
Cristiani, vi siete mai vergognati quando avete dovuto predicare il vangelo solo del sangue della Croce? Avete provato vergogna quando avete comunicato e creduto nel vangelo solo del sangue che non contiene il battesimo di Gesù. Poiché vi vergognate di predicare quel tipo di inutile vangelo, avete sempre dovuto invocare il Signore o fare preghiere fanatiche in altre lingue per colmare i vostri sentimenti prima di uscire per strada a gridare “Credete in Gesù. Credete in Gesù!” 
Questo è qualcosa che non si può fare soltanto con sentimenti traboccanti ma è qualcosa che non si potrebbe mai fare con mente sobria. È per questo che coloro che credono solo nel sangue della Croce gridano tumultuosamente e causano disturbo ogni volta che escono per strada a evangelizzare. Con il megafono vicino alla bocca, gridano solo le parole, “Gesù al Paradiso, incredulità all’inferno.” Tuttavia, un credente nel vangelo dell’acqua e dello Spirito comunica il vangelo in maniera molto nobile; con la Bibbia aperta, può bere il tè e conversare con gli altri.
 
 
Cosa si dice del vangelo della giustizia di Dio?
 
Nel versetto 17, cosa si dice essere rivelato nel vangelo di Cristo? Si dice che “la giustizia di Dio” è rivelata nel vangelo di Dio. La giustizia di Dio e pienamente rivelata nel vero vangelo. Pertanto, si dice che la giustizia di Dio è rivelata in esso da fede in fede e che il giusto vivrà solo per fede. Il vangelo che comunica solo il sangue della Croce non contiene la giustizia di Dio.
Fratelli, se si dice che bisogna fare preghiere di pentimento ogni giorno per i peccati giornalieri anche se il proprio peccato originale è già stato perdonato, e che ci si santifica gradualmente per diventare alla fine persone perfettamente giuste, allora questo tipo di fede contiene la giustizia di Dio? Questo non è qualcosa in cui è rivelata la giustizia di Dio. Ciò che rivela la giustizia di Dio parla di cose perfette. Il vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo parla del perfetto vangelo dall’inizio alla fine.
Voi offrite preghiere di pentimento giornaliere perché commettete peccati ogni giorno come se doveste fare nuove vesti dalle foglie di fico per coprire le vostre parti vergognose ogni giorno, o magari ogni settimana o mese. Un uomo che diventa ripetutamente peccatore facendo preghiere di pentimento giornaliere è come se coprisse il suo corpo vergognoso con le foglie di fico. Questo è lo stato delle vite religiose di quelli che credono nel vangelo solo del sangue della Croce. Essi sono gli stolti che non desiderano indossare le vesti di cuoio che Dio ha dato loro gratuitamente, ma godono invece a indossare le vesti delle foglie di fico.
Il sangue di Gesù sulla Croce fu il risultato del battesimo di Gesù, e non fu con il sangue sulla Croce che Gesù poté caricarsi i nostri peccati. Egli si caricò i nostri peccati nel momento in cui fu battezzato, poi salì sulla Croce portando tutti i peccati del mondo, e morì per espiare i peccati del mondo. Pertanto, la Croce fu il risultato del battesimo che Egli aveva ricevuto. Poiché Gesù si era caricato i nostri peccati attraverso il Suo battesimo, il sangue sulla Croce era la Sua azione finale per espiare tutti i nostri peccati. Gesù ricevette tutte le maledizioni del peccato alla Croce perché era stato battezzato.
Allora come possiamo ottenere la giustizia di Dio? Noi possiamo acquisirla conoscendo e credendo nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Voi mi chiedete: “Sei dunque un credente nel vangelo dell’acqua e dello Spirito?” Allora io posso rispondere immediatamente e chiaramente “Sì” a questa domanda. Il segreto per ottenere la giustizia di Dio è credere nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. 
Il motivo di ciò è che il vangelo dell’acqua e dello Spirito è la verità e che esso rivela l’amore di Dio e la Sua giustizia. È anche perché il vangelo dell’acqua e dello Spirito contiene la remissione dei peccati che Dio ha dato all’umanità gratuitamente, il modo per diventare Suoi figli, la benedizione della vita eterna con cui si può ricevere lo Spirito Santo, e le benedizioni fisiche e spirituali sulla terra.
L’Apostolo Paolo disse che la giustizia di Dio era completamente rivelata nel vangelo dell’acqua e dello Spirito che egli predicava. Pertanto, esporre la giustizia umana senza conoscere la giustizia di Dio è come peccare davanti a Dio. Inoltre, un vangelo che crede solo nel sangue della Croce, ma non contiene la giustizia di Dio, è falso.
La giustizia di Dio si riferisce al solido vangelo dell’acqua e dello Spirito che Egli ha dato. Il Vecchio e Nuovo Testamento insieme ci salvano dai nostri peccati. Il Vecchio Testamento prepara il Nuovo Testamento e il Nuovo Testamento adempie le parole di promessa contenute nel Vecchio Testamento. Dio ci ha salvati dai peccati del mondo dandoci il vero vangelo in cui la Sua giustizia è pienamente rivelata. In tal modo, Egli ha salvato l’umanità da ogni peccato.
Proprio ora, il mondo intero deve ritornare al vangelo dell’acqua e dello Spirito. Il solo vangelo che salva gli uomini dal peccato è il vangelo originale dell’acqua e dello Spirito. Fratelli, il mondo intero deve ritornare al vangelo dell’acqua e del sangue. Esso deve ritornare a questo vangelo dell’acqua e dello Spirito, che contiene la giustizia di Dio. 
Il motivo di ciò è che il vangelo dell’acqua e dello Spirito è la sola verità che può salvarci dal peccato. Solo il vangelo contenente la giustizia di Dio può salvarci, renderci senza peccato e trasformarci in figli di Dio. Inoltre, lo Spirito Santo dentro i nostri cuori protegge il popolo di Dio e questo Spirito Santo prega per noi, ci benedice, sta sempre con noi e ci dà la vita eterna in dono.
È un vero tormento vedere che ci sono tante persone che non prestano alcuna attenzione a questo vangelo. Io spero che tutti credano in questo vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo avendo una chiara comprensione del battesimo di Gesù. Il battesimo che Gesù ricevette da Giovanni non è qualcosa che Gesù accettò perché era modesto. Il motivo per cui Egli fu battezzato fu per caricarsi tutti i peccati di questo mondo. Giovanni, che era l’uomo più grande fra i nati da donne, impose le mani sulla testa di Gesù quando battezzò Gesù. Questo forma un parallelo con l’imposizione delle mani dell’Alto Sacerdote sul capo delle offerte per i peccati senza macchia nel Vecchio Testamento (Levitico 16:21). La morte di Gesù sulla Croce fu la conseguenza di essersi caricato i peccati sul Suo corpo, ed è parallela al sacrificio e alla morte dell’offerta per i peccati attraverso l’imposizione delle mani. 
Poiché questo vangelo dell’acqua e dello Spirito Santo è stato nominato sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, chiunque creda in un altro vangelo lasciando fuori qualsiasi parte di quello originale ha una fede sbagliata. La prima e più importante cosa che Gesù fece quando venne su questo mondo fu farsi battezzare da Giovanni. È molto sbagliato che voi crediate che il Suo battesimo fu solo un simbolo e pensiate che Gesù fu battezzato per la Sua modestia.
Che tipo di persona è un eretico? In Tito 3:10-11, è scritto: “Dopo una o due ammonizioni sta lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa.” Un uomo fazioso è una persona che è auto-condannata. Una persona auto-condannata significa che ammette e confessa di essere nel peccato. Pertanto, un cristiano che dice: “Io sono un peccatore” è un uomo fazioso, cioè un eretico. È scritto: “Dopo una o due ammonizioni sta lontano da chi è fazioso.” 
Poiché questo tipo di cristiano è marcio e putrido, un santo senza peccati non dovrebbe avvicinarsi a un tale eretico. Egli è uno che si auto-condanna perché la sua fede e la vita religiosa sono imputridite. Una persona che commette peccati imperdonabili davanti a Dio non vuole essere senza peccati credendo nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, ma invece continua a peccare respingendo la Sua salvezza assoluta davanti a Dio dicendo di essere ancora nel peccato. Uno che si auto-condanna pensando che anche se crede in Gesù, è nel peccato e pertanto si definisce peccatore, è un eretico destinato all’inferno.
Alcuni cristiani affiggono un adesivo dietro le loro macchine che dice: “È colpa mia”. Questo sembra un detto gentile e caldo quando viene visto con occhi umani, ma in verità, significa che poiché è tutta colpa mia, cose come andare all’inferno, diventare una persona faziosa, ed essere maledetto è tutta colpa mia. “È colpa mia” è un detto paradossale che vuol dire che uno intende vivere virtuosamente. Tuttavia, essere sostenitore di tale slogan, che ritiene di poter vivere virtuosamente, significa sfidare direttamente le parole di Dio che definiscono gli uomini come semi di iniquità. Coloro che inseguono quel tipo di pensiero umano riceveranno alla fine tutti i tipi di maledizioni. 
Ci sono per caso persone fra voi che sono auto-condannate? Allora voi dovreste ancora una volta ascoltare nuovamente il mio sermone in Romani capitolo 3 che afferma che la remissione dei peccati non si riferisce alla Dottrina della Giustificazione. Romani parla di ciò con grandi dettagli. L’apostolo Paolo sapeva in anticipo quello che la gente avrebbe detto un giorno e tanto diceva in anticipo che diventare liberi dal peccato significa diventare davvero senza peccato e non è semplicemente chiamare un peccatore giusto. Egli testimoniava chiaramente anche che solo il vangelo dell’acqua e dello Spirito è la verità. Pertanto, è naturale che quelli che credono solo nel sangue della Croce diventeranno ignoranti e muti leggendo Romani.
L’Epistola dell’apostolo Paolo ai Romani è una Scrittura così grande perché testimonia il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Bisogna diventare giusti dopo aver creduto in Gesù anche se si era originariamente peccatori prima di giungere a credere. Bisogna davvero diventare persone giuste prive di peccato nel proprio cuore. È così che si giunge a possedere il vero tipo di fede. 
Io vero che anche se in questo momento la fede degli uomini non è completa, essa raggiungerà alla fine la perfezione quando essi tenderanno l’orecchio alle parole dell’acqua e dello Spirito attraverso la chiesa dei rinati. Continuate ad apprendere il vangelo dell’acqua e dello Spirito attraverso questi sermoni e confermate le parole di verità.
Io credo che Dio ci doterà delle ricchezze delle benedizioni celesti.