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Sermoni

Subject 9 : Romani (Commentari sul libro dei Romani)

[Capitolo 8-13] Chi Separerà i Giusti dall’Amore di Cristo? (Romani 8:35-39)

(Romani 8:35-39)
“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Com’è scritto: ‘Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello’. Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.”
 
 
Il versetto 35 dice, “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?” Chi potrebbe separarci dall’amore di Cristo, dato a quelli che credono nel vangelo dell’acqua e dello Spirito che ha in sé la giustizia di Dio? Potrebbero la persecuzione e i guai tagliare fuori quell’amore? Potrebbe la Grande Tribolazione dei sette anni separarci da quell’amore? Naturalmente no!
Nessuna tribolazione o ansia in questo mondo possono tagliarci fuori dall’amore di nostro Signore che ci ha salvati dai nostri peccati. Anche quando noi desideriamo, nella nostra stanchezza, essere lasciati soli, e qualcuno ci chiede se Gesù ci ha salvati dai nostri peccati o no, noi tutti risponderemmo che Gesù ci ha davvero salvati e che siamo senza peccato. Indipendentemente da quanto sfiniti e agitati possono essere i nostri cuori, Egli ci ha comunque salvati ed è sempre il nostro eterno Salvatore. Anche se fossimo troppo stanchi o infermi per sorreggere stabilmente i nostri corpi, continueremmo a professare il nostro ringraziamento per la giustizia di Dio. Nessuna stanchezza può separarci dalla giustizia di Dio che ci ha liberati dai nostri peccati.
Né la persecuzione, né la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada possono tagliarci fuori dalla giustizia di Dio. Essere a volte evitati e condannati da uomini di fede è la persecuzione che noi affrontiamo. Le nostre persecuzioni consistono nei nostri amici, vicini, parenti, e persino in membri della nostra famiglia che ci abbandonano per vie delle loro accuse di eresia nei nostri confronti. Queste persecuzioni potrebbero separarci dalla salvezza di Gesù Cristo? Assolutamente no!
Indipendentemente da quanto gravemente siamo perseguitati, ciò non ci può tagliarci fuori dalla giustizia di Dio che ci ha salvati. Poiché la giustizia di Dio ci ha resi senza peccato, e poiché questa è la verità immutabile, nessuno e niente possono separarci dall’amore di Dio.
La fame, spirituale o fisica, non può separarci. Poiché noi crediamo nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, quello che rimane sempre nei nostri cuori è la giustizia di Dio—cioè, la fede in nostro Signore che ci ha resi senza peccato con il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Questa fede è la fede e la benedizione di credere nella giustizia di Dio. “Poiché il Signore ha fatto sparire tutti i miei peccati, io non sono nel peccato! Dio mi ha reso giusto e senza peccato, rivestendomi interamente nella Sua giustizia!” è per questo che la nostra fede nella giustizia di Dio non scomparirà, non importa quanto acuta possa essere la fame.
 
 

La giustizia di Dio secondo il vangelo dell’acqua e dello Spirito

 
A meno che uno non creda nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, c’è ancora il peccato nel suo cuore. Ma uno che crede nella giustizia di Dio non è nel peccato. È per questo che nostro Signore disse che possiamo conoscere un albero dai suoi frutti. Quelli che non credono nella giustizia di Dio abbandonano la loro fede in Gesù quando affrontano la minima difficoltà, fame, persecuzione, o tribolazione.
Ci sono persone che pensano, “Anche se Gesù fu giudicato sulla Croce per conto dei miei peccati, solo il peccato originale fu tolto, e io devo chiedere quotidianamente il perdono degli altri peccati che commetto ogni giorno.” Quelli che hanno questo tipo di fede stanno di fatto peccando contro Dio non credendo che Gesù ha tolto tutti i loro peccati, e contemporaneamente, essi condannano e corrompono se stessi. Queste sono le stesse persone che negano Gesù e che non credono nella giustizia di Dio.
Ma quelli che credono nel vangelo dell’acqua e dello Spirito sono quelli che credono nella giustizia di Dio, e indipendentemente dalle circostanze che affrontano, essi si reggeranno stabilmente sulla loro fede, dicendo, “Dio mi ha sicuramente salvato da tutti i peccati del mondo. Sono senza peccato!” anche se dobbiamo affrontare la morte negli ultimi giorni della nostra fame spirituale, non negheremo mai che Dio ci ha ersi senza peccato e che siamo diventati il Suo popolo. La giustizia di Dio che ha tolto tutti i nostri peccati rimarrà ancora nei nostri cuori come la nostra fede. Il vangelo dell’acqua e dello Spirito è così potente e grande. Indipendentemente da che tipo di tribolazioni affrontiamo nelle nostre vite, poiché la giustizia di Dio è in Cristo, noi non saremo mai separati dall’amore di Cristo.
Cosa si intende con “nudità” nel suddetto passaggio? Nudità si riferisce a perdere tutti in nostri possessi. Fino all’Età Medievale, quando c’erano difficoltà in un paese o in una nazione nei paesi europei, la gente spesso si impegnava nella caccia alle streghe, usando dei capri espiatori con cui prendersela per tutte le difficoltà; la gente toglieva loro tutto e le accusava di essere eretiche. È per questo che Paolo usa la parola “nudità” qui.
 
In quei tempi, era possibile accusare qualcuno di eresia, e solo con uno o due testimoni, condannare l’accusato ad essere bruciato al rogo, confiscare tutti i suoi possessi, e rovinare la sua reputazione.
Anche se noi siamo costretti alla nudità in tale maniera, perdiamo tutto ciò che possediamo e siamo messi a morte, la giustizia di Dio che ha, nel Suo amore per noi, tolto tutti i nostri peccati, non scomparirà mai da noi—tanto è completo il vangelo dell’acqua e dello Spirito.
Né il pericolo né la spada possono separarci dall’amore di Cristo. Anche se noi veniamo passati per la spada e ne veniamo uccisi, noi che crediamo non siamo nel peccato. Molti cristiani nella Chiesa Primitiva furono falsamente accusati di aver messo a fuoco Roma e furono pubblicamente giustiziati nel Colosseo con il darli in pasto ai leoni. Anche se stavano morendo, essi lodavano il Signore che li aveva salvati. Essi potevano lodare perché erano credenti nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Quelli che sono stati redenti credendo nella verità che Dio li ha amati e ha tolto tutti i loro peccati possono lodare il Signore, anche mentre vengono uccisi e mangiati dai leoni.
Questa forza viene dalla fede nella giustizia di Dio che ha tolto tutti i nostri peccati e nel Suo amore. È perché Dio è in noi, parla a noi, ci tiene forte, ci protegge e ci consola che si può trovare questa forza. Né il pericolo né la spada, né le minacce, né il martirio possono separarci dall’amore di Dio.
Coloro che credono nel vangelo dell’acqua e dello Spirito sono quelli che credono nella giustizia di Dio e che sono il popolo di Cristo. Quelli che credono nella giustizia di Dio sono quelli che sono amati da Cristo. Ma alcuni trasformano l’amore perfetto di Cristo in un amore meramente emotivo, guardando solo alla Sua morte sulla Croce, afflitti e piangenti per le Sue sofferenze. Ma le emozioni umane possono cambiare d’un tratto.
Anche se le nostre emozioni cambiano ogni mattina e ogni sera, l’amore con cui nostro Signore ci ha salvati non può essere cambiato o alterato da niente. Il Suo amore è immutabile in eterno. È così che è potente il vangelo dell’acqua e dello Spirito, ed è così che è grande la giustizia di Dio. Nessuno può separarci da nostro Signore, che ci ha resi integri e ci ha rivestiti nel Suo amore perfetto. Questa è la potenza del vangelo dell’acqua e dello Spirito ed è anche la potenza della nostra fede nella giustizia di Dio.
 
La parola greca per “vangelo” è “euaggelion”, e si diceva che avesse la “dunamis”― questa parola greca significa forza, potere o abilità, da cui noi otteniamo la parola “dinamite”― di Dio (Romani 1:16). Una manciata di dinamite è sufficiente a buttare a terra una casa fin dalle fondamenta e a sbriciolarla in polvere. Un missile Tomahawk lanciato da una nave da guerra può distruggere un grande edificio di cemento ed annientarlo. Non importa quanto può essere rinforzato l’edificio, non può commisurarsi al potere distruttivo del missile.
Due aerei civili buttarono giù le Twin Towers del World Trade Center a New York. Cosa successe quando gli aerei colpirono gli edifici? Acceso dall’esplosione degli aerei, il fuoco alimentato dal carburante dei jet fu così intenso che sciolse ogni cosa nei piani che in cui penetrarono gli aerei. Poiché le strutture e le colonne di acciaio dei piani che sostenevano gli edifici vennero tutte fuse, i pavimenti improvvisamente crollarono, e gli edifici non poterono sostenere il peso di questi pavimenti che crollavano, per cui alla fine si disintegrarono nella loro interezza. Se i pavimenti fossero venuti giù lentamente, gli edifici non sarebbero crollati. Ma poiché i pavimenti caddero in modo improvviso e veloce, le colonne e le altre strutture di sostegno crollarono, e gli interi edifici furono, come tutti noi potemmo vedere, buttati giù in pochi secondi.
 
La potenza del vangelo di Dio è quella del vangelo dell’acqua e dello Spirito. È anche la potenza che ha la Sua giustizia in sé. Forse non è opportuno usare questa tragedia per illustrare la giustizia di Dio, ma la potenza del vangelo dell’acqua e dello Spirito data dalla giustizia di Dio è come dinamite che può cancellare completamente tutti i peccati. La giustizia di Dio è che nostro Signore ci ha salvati togliendo tutti i nostri peccati venendo su questa terra, facendosi battezzare, morendo sulla Croce, e resuscitando dalla morte.
Il vangelo dell’acqua e dello Spirito è la giustizia di Dio con cui Gesù ha tolto tutti i peccati che l’umanità ha commesso, dall’inizio dell’universo fino alla sua fine. È per questo che niente può separare Dio da quelli che sono amati da Lui attraverso la loro redenzione mediante la loro fede nel vangelo della giustizia di Dio. Anche la fede di Paolo era una fede che credeva nella giustizia di Dio.
Possiamo noi, allora, ricevere la giustizia di Dio solo dal vangelo del sangue della Croce? No. Credere solo nel vangelo del sangue della Croce non ci può dare la giustizia di Dio. Quelli che pensano diversamente abbandoneranno facilmente la loro fede in Gesù alla minima provocazione.
Per esempio, quando i loro possessi terreni vengono tolti, o quando essi incontrano difficoltà al lavoro a causa dei loro orientamenti religiosi, essi soccomberanno facilmente a rinnegare la loro fede. Questo è un esito inevitabile ed è applicabile a molti cristiani. Coloro che, non credendo nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, non hanno lo Spirito Santo nei loro cuori e non sono redenti dai loro peccati, sono destinati a capitolare alla minima minaccia.
Il motivo per qui la Cristianità odierna è così debole in questo mondo è a causa di questa fede che è limitata al solo sangue della Croce. Questo tipo di fede è di chi non ha ricevuto la giustizia di Dio attraverso il vangelo dell’acqua e dello Spirito.
Un credente giusto che è stato redento da tutti i suoi peccati ricevendo la giustizia di Dio può lavorare per molte anime. Poiché crede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito e ha lo Spirito Santo, e poiché Dio è con lui nella Sua Parola, quella persona può compiere molte opere spirituali e riportare molte anime perse a Dio. Questa è la fede nella giustizia di Dio, la fede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Il vangelo dell’acqua e dello Spirito è dato da Dio, non dalle nostre opere, e perciò è anche attraverso Dio che noi possiamo compiere le Sue opere.
Il versetto 36 dice, “Com’è scritto: ‘Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello.’” Tra quelli che credono nel vangelo dell’acqua e dello Spirito ci sono quelli che sono effettivamente trattati in questa maniera mentre vivono su questa terra. Di fatto, i credenti nel vangelo dell’acqua e dello Spirito sono spesso odiati da altri, particolarmente da quelli con una fede sbagliata, che pretendono di essere cristiani.
I cristiani rinati sono, in altre parole, odiati più dai cristiani nominali che dai buddisti. Questo passaggio, che “per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello”, è la Parola di Dio rivolta ai credenti nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Perfino nostro Signore, seguendo la volontà del Padre con il Suo battesimo e la morte sulla Croce, fu “considerato che pecora da macello.” Il Signore ci salvò venendo e vivendo questa vita su questa terra.
 
 

La giustizia di Dio ha vinto su tutti i peccati del mondo

 
Il versetto 37 dice, “Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.” Come possiamo noi vincere in tutte queste cose? Noi proclamiamo la nostra vittoria mediante la potenza della nostra fede nell’amore di Dio.
Uno che crede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito ha la potenza di Dio. Ma uno che non crede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito ha solo il peccato nel suo cuore. La fede e la salvezza di coloro che sono nel peccato non può non avere alti e bassi a causa delle loro emozioni, e perciò, essi non hanno potere. Ma quelli che credono nel vangelo dell’acqua e dello Spirito hanno il potere. Essi non hanno il potere da se stessi, ma hanno il potere del vangelo dato da Dio, e con questo potere, possono resistere e trionfare su tutte le persecuzioni e tribolazioni. I giusti devono intraprendere una battaglia spirituale contro i peccatori e predicare loro il vangelo dell’acqua e dello Spirito. I giusti devono anche tollerare di vivere ed essere perseguitati per il vangelo come loro sorte naturale. Una vita vissuta per il Signore è la nostra sorte.
Un proverbio orientale dice, “Se uno omette di leggere solo per un giorno, pronuncerà parole offensive.” Che dire di noi allora? Anche noi siamo inclini a gettarci nella corruzione se facciamo passare un giorno senza vivere per Dio ed il Suo vangelo. È così che noi vivremmo la nostra vita fino alla morte. Ma se noi viviamo per Cristo, ci sacrifichiamo e siamo perseguitati per Dio, e se intraprendiamo una guerra spirituale contro le forze spirituali del male, i nostri cuori si riempiranno di cibo spirituale, da cui troveremo nuove forze per andare avanti.
Quando i cristiani cadono, è perché non vivevano per il Signore. Ma quando noi viviamo per il Signore, le nostre forze spirituali crescono ancora di più, e anche la nostra salute fisica e le forze diventano più forti.
I versetti 38-39 dicono, “Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” Come credente nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, Paolo era convinto di questo. La stessa verità si applica a noi: né la morte né la vita ci possono separare da Cristo.
Nei vecchi tempi, quelli che esercitavano il potere terreno, come gli imperatori romani, cercarono di persuadere i cristiani a rinunciare alla loro fede e a denunciare i loro compagni di fede alle autorità offrendo tutti i tipi di lusinghe, da alti uffici, mogli e proprietà, tutto in cambio della loro rinuncia. Ma i veri credenti nel vangelo non hanno mai ceduto alla tentazione del potere, della proprietà o della fama.
La fede non è qualcosa che si può scambiare con quello che il mondo può offrire. Se qualcuno ci mostrasse un assegno in bianco e ci dicesse, “ti darò questo assegno se smetterai di diffondere il vangelo”, potremmo rispondere, grazie alla nostra speranza per il futuro e alla nostra forte fede in Dio, “Ti servirà, perciò spendilo; per me, non è nient’altro che un pezzo di carta.”
 
 
Solo il vangelo dell’acqua e dello Spirito è il vangelo che ha la giustizia di Dio
 
Ci sono molte persone che mi hanno detto, “Se solo ammetti che anche la nostra fede solo nel sangue della Croce è una fede giusta, anche noi approveremo la tua fede. Non solo smetteremo di accusarti di eresia, ma ti aiuteremo fattivamente.” Questi cosiddetti leader religiosi in particolare mi hanno chiesto simili compromessi. Ma la giustizia di Dio è precisa e certa quando viene misurata mediante la Sua Parola. Quello che è sbagliato è sbagliato, e quella che è la verità è la verità. Dare il riconoscimento a una fede sbagliata è in sé un atto di ribellione contro Dio, e perciò non solo io non sono in grado di approvare la loro fede, ma devo anche rilevare costantemente le sue credenze errate.
“Credi solo nel sangue della Croce? Allora devi avere il peccato nel tuo cuore. Tu sei destinato all’inferno. Io non posso evitarlo anche se tu pensi che io sono troppo serio e inflessibile; quella che è la verità è la verità.” A causa di queste parole, le persone mantengono le distanze da me—più precisamente, non riescono a essere vicine a me. Molte persone mi si avvicinavano, pensando che fossi come loro. Ma ogni volta, io dicevo loro, “Voi siete falsi pastori e truffatori che commerciano nel nome di Dio per guadagnarvi da vivere, semplicemente dei ladri.” A chi sarei potuto piacere quando dicevo queste cose? Ma quello che non è non è, ed è per questo che sono stato così saldo e risoluto nella mia presa di posizione.
Io sono stato anche tentato da coloro che dicono che se solo avessi creduto nel sangue della Croce, mi avrebbero dato la tale e la tal altra autorità. Ma come dice il suddetto passaggio, “né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura”, noi non abbiamo bisogno di alcuna autorità, altezza o profondità. Noi non abbiamo bisogno del potere di guarigione che alcuni truffatori pretendono di avere. Quelli di noi che sono rinati non hanno bisogno di tali cose, e non ci piacciono neanche.
Il passaggio ci dice anche che nessun’altra cosa creata può separarci dall’amore di Dio in nostro Signore Gesù Cristo. Anche se ci fossero alieni in quest’universo, essi non potrebbero separarci dall’amore di Dio che ci ha salvati.
 
Ci sono alcuni cristiani che credono nell’esistenza di esseri extraterrestri. Perfino tra i pastori, molti credono nella loro esistenza. Ma non esistono gli alieni. Quando frequentavo il seminario, uno dei miei professori, che insegnava il greco, credeva nell’esistenza degli alieni. Allora gli chiesi, “Può corroborare la sua credenza con qualche prova dalla Scrittura?” Naturalmente, egli non poté venir fuori con nessuna risposta alla mia obiezione. Non ci sono affatto alieni. Dio amava tanto il mondo che ci diede il Suo unico Figlio generato. Se ci fossero davvero gli alieni, non sarebbe stato necessario che Gesù nascesse su questa terra.
Dopo massive investimenti e ricerche, siamo già riusciti a raggiungere la luna, e le nostre sonde sono atterrate persino su Marte, ma non abbiamo scoperto neanche una prova che indichi l’esistenza di forme di vita fuori dalla terra. Io posso dichiarare con certezza, basandomi sulla Scrittura, che indipendentemente da quanto possano svilupparsi le capacità scientifiche e tecnologiche dell’umanità, e per quanto estesamente noi possiamo indagare l’universo, non troveremo mai gli extraterrestri. La Bibbia ci dice che nessun’altra cosa creata ci può separare dall’amore di Dio in nostro Signore Gesù Cristo. Qual è, dunque, quest’amore di Dio? Non è altro che il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Questo è l’amore di Dio. La salvezza che ci ha salvati e resi senza peccato con il vangelo dell’acqua e dello Spirito è l’amore di Dio, e niente ci può separare da questo amore.
Paolo parla ancora di fede nel capitolo 9, ma è nella sua conclusione del capitolo 8 che si raggiunge l’apice della fede. I capitoli da 1 a 8 del Libro di Romani formano un tema, e con il capitolo 8 come suo capitolo conclusivo, è qui che si raggiunge l’altezza della fede. Come ci mostra la Parola di Dio nel capitolo 8, solo quelli che credono nel vangelo dell’acqua e dello Spirito possono diventare inseparabili dall’amore di Dio.
 
Coloro che non credono così, tuttavia, non saranno mai così. Essi possono forse riuscire a vivere per il Signore temporaneamente, ma non possono difendere la loro fede e vivere per Lui fino alla loro morte. Possono vivere religiosamente per 10, 20 anni, ma la loro fede alla fine deperirà e morirà, rendendoli completamente separati e con niente a che fare con Dio. Non è che le loro opere siano carenti, ma l’amore nei loro cuori per Cristo scomparirà da loro. Poiché non hanno lo Spirito Santo nella loro mente, essi non hanno neanche l’amore per il Signore nei loro cuori. Invece c’è, in breve, il peccato nei loro cuori.
Col passare dei giorni, mi rendo conto ancora di più di quanto è profondo e perfetto l’amore della salvezza, con cui nostro Signore ci ha salvati attraverso il vangelo dell’acqua e dello Spirito. Quando incontrai per la prima volta il Signore, la profondità del mio riconoscimento per l’amore di Cristo era quieta e calma, come una pietra buttata in un lago produce onde piccole, appena percettibili. La mia risposta fu solo una quieta comprensione del fatto che Gesù aveva tolto tutti i miei peccati, e che io ero pertanto diventato senza peccato. Ma vivendo una vita di predicazione del vangelo da allora, le onde nel mio cuore sono diventate inconcepibilmente più grandi e profonde, come se una bomba fosse esplosa nel mio cuore.
Chi dice che dovremmo credere solo nel sangue della Croce? Lo disse Paolo? Nel Libro di Romani, Paolo parla chiaramente e in modo non ambiguo del vangelo dell’acqua e dello Spirito: “O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita” (Romani 6:3-4).
 
Questo vangelo dell’acqua e dello Spirito non è assolutamente grande e del tutto perfetto? Indipendentemente da quanto possa essere piccola la fede, se uno crede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito, allora è salvo dal peccato. Indipendentemente da quanti difetti hai, la tua fede è resa integra dal vangelo dell’acqua e dello Spirito. Indipendentemente da quanto sei debole, tu sei salvato dalla tua fede nel vangelo dell’acqua e dello Spirito. Anche se noi non abbiamo potere per conto nostro, se viviamo per Dio e con Dio, tutto il sudiciume sarà rimosso dai nostri cuori.
Ma quelli che non credono dall’inizio, alla fine si rivolteranno contro Dio e Lo lasceranno, anche se ascoltassero questo vangelo e vivessero con esso per 10 anni. Quelli che non hanno deciso né di vedere né di sentire la verità di Dio chiudendo gli occhi e tappando le orecchie sono così stolti da respingere la benedizione di Dio con le loro mani e da dirigersi verso la loro morte. Essi crocifiggono Cristo ogni giorno con i loro peccati, anche se non ci sarebbe stata morte sulla Croce se non fosse stato per il battesimo di Gesù.
Io mi rendo conto ogni giorno che passa quanto è grande e perfetto questo vangelo—più divento debole, più mi rendo conto di come è maestoso e completo l’amore di nostro Signore, mostrato da questo vangelo, e Lo ringrazio ancora di più per questo. Più predico questo vangelo, più alzo la voce; più predico questo vangelo, più forte divento; e più predico questo vangelo, più convinto divento.
 
Anche se sei rinato, se non ascolti la Parola di Dio e non Lo servi, nella tua mente inizieranno a crescere erbacce, e a causa di queste erbacce, la tua mente diverrà desolata. Quando questo avviene, canta di nuovo le tue canzoni di lode e pensa a Geova. Cantando lodi a Dio, la tua mente sarà mondata e potrai elevare di nuovo il tuo spirito.
Dovresti scuotere la tua mente per scaricarla da tutto ciò che è impuro, e rinnovare il tuo cuore riempiendolo della Parola di Dio. I nostri cuori sono già purificati, ma quando le impurità del mondo entrano nelle nostre menti e cercano di confonderci e di disorientarci, noi possiamo adorare Dio e pregarLo di nuovo cantando lodi al Signore, rinnovando e risollevando i nostri cuori.
Indipendentemente da dove possiamo trovarci, lodare Dio è un’esperienza gioiosa ed eccitante. Non c’è peccato nella mente di coloro che sono stati redenti, perciò lodare e gioire viene naturale dalla loro mente. Le canzoni di lode dei nostri cuori gioiosi possono fare scomparire le erbacce che crescono nella nostra mente.
Ogni tanto, le nostre debolezze sono rivelate. Poiché i nostri pensieri e sentimenti possono facilmente cambiare attraverso diverse circostanze, anche se possiamo essere felici e avere un buon stato d’animo quando siamo con i nostri fratelli in Cristo, possiamo avere pensieri immorali e impuri quando siamo da soli. È per questo che Paolo grida, guardando la sua carne, “Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.”
Paolo era diventato integro essendo salvato dal vangelo dell’acqua e dello Spirito, anche se era ancora debole nella sua carne. Paolo era l’unica persona che era così? Anch’io sono come Paolo. Non siete anche voi come lui?
 
Quando le persone mondane si riuniscono, agli uomini solitamente piace bere, spesso parlando del loro lavoro e di chi è stato promosso e chi no, e così via, mentre le donne sono affaccendate a vantarsi dei loro mariti, figli, case, e così via. Ma le conversazioni tra i giusti sono qualitativamente diverse da quelle delle persone mondane. Anche quando condividiamo il pane, parliamo delle anime che sono state salvate in tutto il mondo: in India, Giappone, Europa, Africa, Stati Uniti, e così via, lodando Dio e condividendo l’amicizia delle nostre menti.
Quando leggiamo il Libro di Romani, possiamo sperimentare e condividere nei nostri cuori la fede di Paolo. Noi possiamo anche scoprire quanto è grande la salvezza data da Dio. Noi possiamo sentire quanto è terribile il vangelo. Noi possiamo comprendere i passaggi e scoprire i significati nascosti nel testo. Poiché noi ci rendiamo conto di quanto è completa e perfetta la salvezza di nostro Signore, noi non possiamo fare a meno di lodare la Sua giustizia.
Anche se il mondo intero dovesse cambiare proprio adesso, il vangelo dell’acqua e dello Spirito che ci ha salvati dai nostri peccati rimarrebbe immutato. Poiché l’amore di Cristo ci ha salvati, e poiché quest’amore non ci ha mai lasciati e rimane ancora in noi, tutto ciò che dobbiamo fare è allontanare i nostri cuori dal mondo e concentrarci di nuovo su Dio. Noi siamo deboli, e a causa di questa debolezza, a volte noi cadiamo nelle usanze del mondo, ma ogni volta che questo avviene, noi dobbiamo solo rivolgere la nostra mente a Dio e credere nella verità che nostro Signore ci ha salvati. La nostra carne deve ancora cambiare e vive ancora sotto la legge del peccato. Noi dobbiamo dunque negare continuamente la nostra carne e vivere la nostra vita secondo i nostri pensieri spirituali. Per impedire alle erbacce di crescere nei nostri cuori, dobbiamo sempre tornare a Dio e lodare la Sua giustizia.
Capisci ora quanto è potente questo vangelo dell’acqua e dello Spirito? Poiché l’intero Libro di Romani si basa sul vangelo dell’acqua e dello Spirito, noi non possiamo svelare la Parola di Dio senza prima credere in questo vangelo.
Io ringrazio il Signore per averci consentito di scoprire e vedere i segreti di questa Parola. Nessuno può separarci dalla giustizia di Dio, che è l’amore di Cristo. Se vuoi credere nella giustizia di Dio, credi nel battesimo di Gesù da Giovanni e nel Suo sangue sulla Croce come tua redenzione e salvezza. Anche tu allora riceverai la giustizia di Dio.
Che le benedizioni della giustizia del nostro Dio siano con te.